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CASTORANO

Di origine molto più antica, viene assoggettata dai Romani tra il 297 e il 296 a.C., divenendo una delle stationes della via del Sale. Da allora la storia di Castorano è legata a quella di Ascoli Piceno, poiché rappresentava un ottimo avamposto per le lotte contro i Fermani. Nel 1534 dopo un terribile assalto viene quasi completamente distrutto, rimanendo in piedi solo la rocca. Oggi delle antiche mura del castello restano la Porta Castellana del XIV secolo, e la torre pentagonale, del 1471. Costruita sui resti di una torre precedente, questa ha subito nel tempo innumerevoli restauri. Nella parte superiore è stata adattata a cella campanaria della vicina chiesa parrocchiale di Santa Maria della Visitazione. All’interno della Chiesa una croce in argento, con le estremità adorne di teche-reliquie che costituisce uno splendido oggetto di arte marchigiana del XVI secolo.

 

Il Museo delle Arti e Mestieri, in cui vengono esposti tutti gli attrezzi utilizzati un tempo negli antichi mestieri rurali, permette di conoscere gli aspetti di una tradizione contadina e artigianale mai dimenticata in questa zona delle Marche. In frazione Pescolla la chiesa di S. Giovanni Battista, del 1534, oltre alla meridiana solare del campanile conserva al suo interno tele di Ludovico Trasi ed un organo del sec. XVIII.

 

 

La V'vtella

Il 14 agosto di ogni anno si svolge una festa molto particolare detta V’vtella (piccola bevuta), nome che nel passato rappresentava nella giornata il momento preciso in cui ai contadini che lavoravano nei campi veniva portato un ristoro, composto da un fagottino con biscotti, acqua limonata e del vino cotto.Ad aprire la festa è la sfilata nelle vie del paese dei carri figurativi, oggetti per la costruzione dei quali il paese è da sempre famoso.

 

 

 

 

Castorano

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