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COMUNANZA

Situato sul fondovalle del fiume Aso e ai piedi dei Monti Sibillini questo piccolo dominio feudale in seguito allo sviluppo dei Comuni perse di importanza entrando nell’orbita della città di Ascoli Piceno. Traversando il ponte sul fiume Aso si entra nel vecchio borgo molto suggestivo per la vista delle case a picco sul fiume. Qui la piazzetta di Santa Caterina accoglie l’omonima chiesa di antica fondazione al cui interno si trova una piccola pinacoteca ricca di opere dei pittori manieristi e barocchi Ghezzi, una famiglia di artisti nativi di Comunanza: il capostipite Sebastiano, suo figlio Giuseppe ed il nipote Pier Leone: la tela dei Ss. Giovanni Battista e Giuliana, e il S. Liborio sono opera di Sebastiano Ghezzi, mentre la Madonna di Loreto è di Pier Leone Ghezzi e Antonio Amorosi.Incontriamo inoltre la chiesa di Sant’Anna e la chiesa di San Francesco (XIV secolo).Caratteristico è il mulino alimentato dal fiume che, per la grande portata d’acqua, aveva due macine.

 

 

I Ghezzi – La vicenda artistica dei pittori Ghezzi inizia alla fine del ‘500 con Sebastiano (1580-1645), pittore, ingegnere e architetto militare, oltre che scienziato ed alchimista. Il nome della famiglia acquisisce lustro col figlio Giuseppe (1634-1721), trasferitosi in età precoce a Roma, dove ebbe modo di ampliare i suoi interessi culturali dedicandosi all’attività pittorica e al restauro. Il figlio Pier Leone (1674-1755), figura di ingegno brillante e di vasta cultura, spazia con disinvoltura dai soggetti sacri, alla ritrattistica, alle scene celebrative anche se il genere a lui più congeniale è la caricatura, in cui egli raffigura i più noti personaggi del suo tempo con occhio arguto ed ironico. Sebastiano, Giuseppe, Pier Leone: attraverso i dipinti marchigiani di questa famiglia di pittori si viene condotti alla conoscenza di alcuni dei tesori nascosti di una terra versatile e vivace.

 

 

 

 

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