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FORCE

Le origini di Force, il cui nome deriverebbe da “forca” cioè “luogo di passaggio”, affondano nel periodo in cui il castello viene sottoposto alla giurisdizione dell’abbazia di Farfa (X-XI secolo). Nel paese infatti sorgeva il monastero farfense di S. Salvatore in Aso, che nel secolo XI era tra i più importanti del Piceno. Nel 1586 Sisto V ne occupa il castello, inglobandolo nel Presidato di Montalto. Le antiche origini medievali del paese sono testimoniate dalla maestosa porta-torre di S. Francesco del XIV sec. In piazza Umberto I, la chiesa di S. Francesco, edificata su progetto di Giuseppe Sacconi dal 1882, si trova nel luogo dove sorgeva il monastero dei Francescani del 1272, di cui restano i leoni stilofori della facciata conservati in canonica, e la torre campanaria (XIII secolo). Per questa chiesa Carlo Crivelli dipinse un famosissimo trittico oggi smembrato in più tavole di cui la centrale, la Madonna seduta in trono con il bambino, è conservata ai Musei Vaticani e un’altra tavola al Louvre. Spostandosi in piazza Vittorio Emanuele II si può ammirare l’elegante torre civica in cotto (XVII secolo) e la Collegiata di S. Paolo, nella cui sacrestia si trovano cinque tavole di Simone De Magistris e dei preziosi reliquari. Di rilievo sono inoltre la chiesa di S. Taddeo e la chiesa suburbana di S. Maria delle Grazie, in stile romanico. Il palazzo più particolare di Force è il Villino Verrucci, edificato nel 1935 da Ernesto Verrucci Bey, architetto nativo del luogo.

 

Il paese dei ramai e il Museo del Rame

La lavorazione del rame a Force era diffusa sin dai primi anni del Seicento anche se l’ipotesi più accreditata vuole che i promotori di quest’attività siano stati i monaci farfensi. Le botteghe dei ramai hanno contribuito a dare l’impronta dell’assetto urbano di Force, tant’è che il paese nel 2005 ha deciso di rendere omaggio a questa secolare tradizione dando vita al Museo del Rame ospitato a Palazzo Canestrari e nell’ex chiesa di S. Biagio. Nell’intera nevata della chiesa, trasformata in una sala multimediale si può consultare materiale documentario, didattico e divulgativo sull’artigianato del rame mentre Palazzo Canestrari ospita nei suggestivi locali sotterranei, i tipici manufatti dell’antichissima lavorazione forcese.

 

Il presepe artistico

Tradizione consolidata dal 1992, ogni anno,nel quadro delle iniziative culturali del periodo natalizio, un gruppo di amici volenterosi e appassionati provvedono alla realizzazione, nelle grotte sottostanti la chiesa monumentale di S. Francesco, di un presepe di considerevoli dimensioni e di notevole livello artistico. La costruzione viene sempre fatta prevalentemente con materiale occasionale o di risulta. L’opera presenta ogni volta suggestivi paesaggi di stile marchigiano, movimentati dai corsi d’acqua, da persone che svolgono svariate e tipiche attività artigianali e da una suggestiva ambientazione musicale.

 

 

 

 

 

 

 

 

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