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MONTEDINOVE

Ricca di tombe picene con corredi funerari, secondo gli studi archeologici, potrebbe trattarsi del sito della misteriosa Novana, città romana che Plinio il Vecchio colloca nell’entroterra piceno di cui oggi non è ancora stata trovata l’ubicazione. Il paese deve la sua attuale conformazione alle fortificazioni che nel XII sec. furono costruite dai monaci farfensi. La struttura urbana del centro storico conserva intatto il fascino dell’antico borgo, caratterizzato dal colore caldo dei laterizi utilizzati per le costruzioni. I monumenti principali si trovano sulla piazza centrale del paese, come la Chiesa di S.Maria de’ Cellis, la Chiesa di S.Lorenzo e il Palazzo Comunale. Questo, che è il risultato di diverse ristrutturazioni, conserva ciononostante la sua eleganza originaria. Molti simboli vi sono scolpiti come la croce, il cerchio e la margherita a cinque petali, che fanno pensare ad una relazione con l’Ordine dei Templari.La Chiesa di S.Lorenzo, dalla facciata incompiuta, è opera di Pietro Maggi (1786-1797), con decorazioni interne dell’architetto ticinese Domenico Fontana.La Chiesa di Santa Maria dè Cellis , costruita sull’antica chiesa del Crocefisso, ha un magnifico portale testimonianza della presenza dei templari nelle terre del piceno. All’interno sono conservati una interessante croce astile del XIV sec. ed alcuni affreschi.

Appena fuori del centro abitato, sorge nel XVII secolo il santuario di S.Tommaso di Beckett, il santo inglese fatto uccidere da Enrico II a Canterbury nel 1170. Il suo culto è molto sviluppato ed è invocato dai fedeli per le malattie alle ossa.

 

La Mela Rosa dei Sibillini

La mela rosa è un'antica varietà presente fin dall’antichità nel Parco Nazionale dei Sibillini tra i 450 e i 900 metri di altitudine. Dall’aspetto poco appariscente, la loro coltivazione era stata quasi completamente abbandonata ed era sopravvissuto solo qualche vecchissimo albero sparso fino a quando sono tornate in coltura grazie al lavoro della Comunità Montana dei Sibillini che ha reintrodotto sul territorio gli ecotipi.Nel 2000 è nato il Presidio Slow Food della Mela Rosa dei Sibillini, che è diventato uno dei prodotti tradizionali della Regione. Queste mele sono piccoline, irregolari e leggermente schiacciate. Caratteristica fondamentale del frutto è la sua durevolezza. Infatti, conservate in modo appropriato, possono mantenere sapore e qualità anche per mesi grazie alla loro altissima percentuale di acqua e di zuccheri. Possiedono un profumo intenso e aromatico, qualità che rendono questa mela perfetta anche per la preparazione di torte e dolci.

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