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ROCCAFLUVIONE

La storia del comune affonda le sue origini in età preromana: a quest’epoca vengono infatti datati i reperti rinvenuti in tutto il territorio, come un ripostiglio protovillanoviano (XI-X secolo), nella frazione capoluogo di Marsia, contenente pezzi di lance, fibule e lame ed un elmo bronzeo a calotta emisferica del VI secolo, oggi nel Museo Archeologico di Ascoli Piceno. Dopo la conquista romana Roccafluvione viene posta sotto il controllo dell’abbazia di Farfa, tanto che la zona si riempie di tanti piccoli incasati che non hanno fortificazioni ma sono correlati all’edificio di culto di riferimento. È questo tipo di sviluppo urbanistico che sta alla base dell’attuale configurazione del comune di Roccafluvione che infatti consta di ben trentuno frazioni con altitudini che variano dai 216 ai 1050 m. E proprio gli edifici di culto di queste frazioni costituiscono la principale meta turistica della zona. Uno dei più belli è la chiesa di S. Stefano di Marsia, del XII secolo, in stile romanico, con due ordini di aperture destinati ad illuminare la navata e la cripta. Questa è il gioiello della struttura: riportata alla luce solo nel 1934, è suddivisa in tre navate da pilastri cilindrici con capitelli calcarei. Altra opera di grande rilevanza è la chiesa parrocchiale dei Ss. Ippolito e Cassiano del XII secolo, posta a Pedara, un paese che domina l’imbocco della gola del Fluvione. La torre campanaria sul fronte doveva essere usata come opera difensiva a giudicare dalle numerose feritoie che la caratterizzano. Notevoli sono anche gli affreschi all’interno, come l’Angelo reggicalice alla base della torre, datato XII secolo, e una pregevole opera trecentesca del famoso Maestro d’Offida, la Madonna in trono che allatta il Bambino tra S. Antonio e S. Caterina. Altri luoghi che meritano una visita sono la chiesa di S. Maria a Corte a Valcinante e la chiesa di S. Maria a Scalelle, come pure i numerosi mulini idraulici costruiti per utilizzare l’acqua del Fluvione, in particolare quello ancora funzionante sulla strada per Osoli. Per chi fosse interessato ad un percorso naturalistico, molto singolare è il ponte di Casacagnano, costituito da due massi caduti dalle sponde del torrente Fluvione che arricchiscono il paesaggio arricchito dalla vista della chiesa di S. Antonio, del XVII secolo. Bello è anche lo spettacolo di cui si può godere di fronte alla cascata in frazione Arena e nel bosco di castagni della vicina Meschia che ospita l’Aula Verde dell’Associazione Valorizzazione Ambiente Montano e della Pro Loco di Roccafluvione. Grazie alla particolare costituzione del terreno, in cui si può rilevare una grande quantità di rocce sedimentarie calcaree del periodo Mesozoico e Cenozoico, la zona di Roccafluvione è rinomata per la presenza del tartufo nero pregiato.

Roccafluvione

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